Test d’ingresso al corso di laurea infermieristica

Test d’ingresso al corso di laurea infermieristica, cos’è e come è articolato.

Per accedere al corso di Laurea in Infermieristica è obbligatorio superare il “test d’ingresso alle Professioni Sanitarie“.

I test d’ingresso alle facoltà sono a numero chiuso, in quanto i posti disponibili in professioni sanitarie sono definiti dal Miur (Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca) attraverso bandi.

Il superamento dei test rappresenta il lasciapassare per iscriversi ai corsi triennali in ambito sanitario.

I test si svolgono contemporaneamente in tutta Italia entro le prime due settimane di settembre.

Il corso di laurea in Infermieristica fa parte della lista delle professioni sanitarie e di conseguenza anche il test sarà comune a tutti gli altri corsi compresi in essa.

Anche se il programma da seguire e la struttura del test d’ingresso sono stabilite dal Ministero dell’Istruzione, le domande del test sono redatte e gestite localmente dai singoli atenei, che decidono il contenuto dei quesiti e poi stilano la graduatoria finale.

Sempre le singole università provvedono inoltre a gestire le graduatorie interne.

Test d’ammissione al Corso di Laurea Infermieristica: come è articolato

Il test di accesso a Infermieristica, e quindi in generale il test di ammissione per le Professioni Sanitarie, si compone di sessanta domande a cui bisogna rispondere in cento minuti totali.

Le 60 domande comprendono più materie e sono divise in questo modo:

  • 12 quesiti di cultura generale;
  • 10 quesiti di ragionamento logico;
  • 18 quesiti di biologia;
  • 12 quesiti di chimica;
  • 8 quesiti di fisica e matematica.

Punteggi attribuiti:

  • 1,5 punti per ogni risposta esatta;
  • meno 0,4 punti per ogni risposta errata;
  • 0 punti per ogni risposta omessa.

Graduatoria:

Altra cosa importante da ricordare sul test di professioni sanitarie è che, a differenza di quanto succede per Medicina o Veterinaria, non ci sarà un’unica graduatoria nazionale.

Ogni ateneo, infatti, pubblicherà la propria graduatoria, che gestirà in modo completamente autonomo secondo le modalità indicate nel proprio bando.

Esistono due tipi di graduatoria: quella per preferenze e quella per punteggio.

Graduatoria per preferenza: se l’ateneo stila la graduatoria in questo modo, la prima scelta tra i corsi di laurea preferiti prevale sul punteggio totale. 

Ogni ateneo, in sintesi, compila differenti graduatorie per ogni singolo corso di laurea, sulla base dell’ordine di preferenze indicato dai candidati. 

Per il test di Fisioterapia, ad esempio, verrà stilata una prima graduatoria tra coloro che hanno indicato come prima scelta per l’appunto Fisioterapia.

I restanti posti, saranno divisi in base al punteggio tra coloro che hanno scelto Fisioterapia come seconda scelta, e così via. 

In questo modo si hanno più probabilità, in caso di punteggio alto, di entrare nel corso di laurea preferito.

Al contrario però è più difficile entrare nei corsi di laurea di seconda e terza preferenza.

Graduatoria per punteggio: quando, invece, per la graduatoria il punteggio totale prevale sul criterio della prima scelta, l’ateneo compila una graduatoria generale sulla base del punteggio di ognuno dei partecipanti al test di ingresso professioni sanitarie.

Partendo dal punteggio più alto, si assegnano i posti disponibili seguendo l’ordine di preferenza indicato al momento dell’iscrizione.

Questo tipo di graduatoria tende a premiare il punteggio finale e dà pari probabilità di entrare per le preferenze indicate.

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